Curare un travel blog non è facile. Curare un blog non è facile. Scrivere i contenuti è forse l’ultima delle difficoltà da tenere in considerazione anche se ovviamente, senza di essi, un blog non avrebbe troppe speranze…o forse si?
In questo articolo voglio parlarti di un esperimento che ho fatto negli ultimi mesi con insolitotramtravel. Un esperimento che mi ha portato a rivedere il design, la struttura, l’ottimizzazione, la velocità e di conseguenza il posizionamento su Google di questo travel blog.
Un travel blog insolito, in cui i contenuti di viaggio, nonostante un anno e mezzo di vita, sono meno delle dita del corpo, ma che, nonostante questo, riesce in qualche modo ad attirare un po’ di traffico ogni giorno posizionandosi su Google.
Per raggiungere questo posizionamento non abbiamo fatto macumbe particolari, ma abbiamo semplicemente curato nei minimi dettagli la fruibilità del sito, focalizzandoci prevalentemente su un aspetto: la sua velocità.
Su come la velocità influisce sul posizionamento SEO di un blog
E’ risaputo. Il posizionamento SEO di un travel blog, così come quello di ogni altro sito, dipende da centinaia di fattori, alcuni ignoti ad ogni Homo sapiens, altri invece più evidentemente risaputi. Fra questi vi è la velocità di caricamento.
Studi scientifici hanno dimostrato che tanto più un sito è lento, tanto più probabile è che un visitatore esca prima di iniziare la lettura. Come ragionamento non fa una grinza, tanto che Google stesso, nel 2018, ha introdotto la velocità di caricamento tra i fattori di posizionamento SEO.
L’intuizione: studiamo i travel blog
Al che mi son detto: “vediamo com’è lo stato del nostro blog e vediamo com’è lo stato di alcune delle centinaia di competitor in Italia”.
Il risultato fu tragico: sia per noi, che per tutti gli altri. Purtroppo non ebbi la lungimiranza di fare uno screenshot ai dati relativi a questo blog, ma qui vi riporto alcuni dati, rilevati oggi tramite GTMetrix, di diversi travel blog, più o meno piccoli, più o meno trafficati:
Ovviamente, alla lettera A corrispondono le prestazioni migliori, alla lettera F quelle peggiori.
Alcuni, nonostante la votazione bassa, presentano tempi di caricamento ancora accettabili, altri erano (e sono) degli zombie. All’occhio umano, specie se si utilizzano buone connessioni, questo è scarsamente evidente. Tuttavia, non appena ci si sposta in aree poco servite, ecco che il peso di una pagina inizia a farsi notare. Tool come GTMetrix tengono in conto la varietà di condizioni in cui una pagina può essere fruita e ne fornisce una valutazione tanto media quanto impietosa.
L’azione: incrementiamo la velocità del nostro travel blog
Come detto il nostro blog non era da meno. Una implementazione superficiale e poco accorta porta facilmente a risultati come questi. Essi non sono causa di errori, quanto naturale conseguenza di routine e azioni normalissime operate durante la normale gestione di un blog: installazione di plugin superflui, caricamento di immagini troppo (ed inutilmente) grandi ecc. Questa, come diverse altre attività, portano all’appesantimento di un blog, ad un suo rallentamento e conseguentemente ad una minor potenzialità di posizionamento SEO.
D’altro canto migliorare le prestazioni non consiste solamente nel già tedioso lavoro di ridimensionamento delle immagini o rimozione di plugin inutili, ma richiede anche una serie di strumenti ed accorgimenti che un “normale travel blogger” difficilmente potrebbe operare.
Fortunatamente però il mio primo lavoro è quello di sviluppatore informatico per cui, lo scorso giugno, son passato all’azione, sempre partendo dalle raccomandazioni di GTMetrix:
Uno per uno ho studiato i vari suggerimenti e ho provveduto a sistemarli al meglio: ho ridotto il peso delle immagini, le ho aggiornate ai formati più recenti, ho minificato javascript, html e css, ho potenziato ciò che l’hosting mi metteva a disposizione (ps: se volete un suggerimento, siteground è il migliore e il prezzo per un piccolo blog è IRRISORIO!) e fatto tante altre cose più o meno semplici, più o meno automatizzabili.
ATTENZIONE: limiti strutturali o di design possono fare in modo che alcune delle voci raccomandate non possano essere ottimizzate (o quantomeno non possano esserlo al 100%)
I risultati
Iniziamo con 3 immagini:
Questi sono i risultati rispettivamente della home page e di un articolo pubblicati su questo blog, frutti di un’attività di ottimizzazione durata diversi giorni.
Come traspare dagli screenshot soprastanti la perfezione è difficilmente raggiungibile, ma possiamo ritenerci più che soddisfatti dei risultati raggiunti.
Ma la domanda finale è: come ha influito la velocità sulla SEO del nostro travel blog? La velocità è davvero uno dei fattori seo importanti per un travel blog?
Su come la velocità influisce sul posizionamento SEO del nostro travel blog
Partiamo anche qui da un’immagine:
E’ evidente. Fin dai primi giorni di Luglio il grafico presenta dei picchi per quanto riguarda la quantità di impression ricevute dal nostro sito che si sono tramutate in una sempre crescente quantità di click provenienti da Google.
Lo ripetiamo: il nostro sito consta di circa 20 articoli per cui i numeri possono risultare irrisori ai più. Quello che essi mostrano è che effettivamente l’incremento di velocità del nostro blog ha avuto un impatto positivo nel posizionamento su Google. Lo testimonia, per esempio, questo nostro articolo su Vienna, costantemente nelle prime posizioni su Google.
Ora, beh, non ci resta che iniziare a pubblicare articoli…anch’essi, ovviamente, ottimizzati per la SEO!
E ovviamente, come sempre nello spirito della nostra community, se avete bisogno di un consulto o di un aiuto, ci trovare su instagram. Saremo più che lieti di darvi una mano!
4 risposte
Molto interessante la vostra analisi, mi avete dato uno spunto per rivedere con occhio critico i dati del mio blog, grazie!
Grazie Anna! Ci fa piacere! Tra l’altro con te ci abbiamo già lavorato e sei effettivamente tra le più virtuose tra i blog che ho analizzato
Come sempre interessanti i vostri articoli e grazie per gli spunti! Domanda: se come mi avevi accennato il sito è molto veloce da pc ma da mobile non così tanto…da cosa dipende? o meglio, ci sono delle tecniche per velocizzare solo la parte mobile?
Rossella, in parole povere no. Tu quando fai degli interventi li fai sui contenuti del sito, siano essi i testi, le grafiche o l’hardware su cui il sito è caricato.
Tendenzialmente i risultati mobile saranno sempre più bassi rispetto a quelli desktop perchè questi tester, come accennato nell’articolo, tendono a fare test in varie condizioni di connessione.
Questo significa che la velocità del sito desktop sarà pressapoco la stessa di quella mobile se ti trovi in centro città dove sei coperta da rete 4G. Se tuttavia vai in montagna, o comunque abiti in zone poco coperte (specie da operatori come wind, tre, fastweb o iliad) sarà la tua connessione ad essere più lenta e quindi OGNI sito ti caricherà più lentamente.
Ecco che quindi i tester ti forniscono una media dei test in queste diverse condizioni e ti producono il risultato.
Quello che dovrai quindi andare a fare è ottimizzare il sito in modo da alleggerirlo il più possibile per far fronte a questa problematica (che è più diffusa di quanto sembri).
Spero di essermi spiegato bene, altrimenti dimmi che riformulo 🙂