The Line è una città unica nel suo genere. Anzi, a dire il vero, al momento non lo è. The Line è un progetto presentato a inizio Gennaio 2021 dal principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohamed Bin Salman facente parte del progetto Neom, a sua volta inserito nel programma Saudi Vision 2030.
Abbiamo parlato approfonditamente di The Line in uno dei nostri video su youtube, ma nel caso preferiate la versione testuale, abbiamo creato per voi anche questo articolo, che presenta grossomodo gli stessi temi presentati nel video, che vi riporto comunque qui sotto!
Buona visione…o buona lettura! 🙂

Premesse a The Line
254. 226. 195. Queste sono le ore che perde ogni cittadino nel traffico, ogni anno, rispettivamente nelle città di Roma, Milano e Firenze.
Peggio di Roma c’è solo Bogotà, con 272 ore perse. Peggio di Milano in Europa solo Dublino, Parigi, Rostov e Londra.
254 ore corrispondono a oltre 10 giorni. 10 giorni all’anno che il cittadino medio di Roma perde nel traffico. Un disagio che dura da decenni, al quale sono destinate tutte le grandi città del mondo, ma in particolar modo quelle europee, cresciute nell’arco di secoli per soddisfare necessità sempre diverse. Necessità che per la maggior parte della loro storia non hanno previsto automobili. Di questo abbiamo già parlato anche in un video su Youtube nel quale abbiamo spiegato perchè in Europa non vi siano grattacieli. La motivazione è più o meno la stessa. Se volete recuperare il video, lo trovate qui sotto.

Il traffico tuttavia è un disagio al quale tante città stanno cercando di porre rimedio con diversi piani volti a ridurre la congestione delle città, il loro inquinamento, con l’obiettivo di aumentare la vivibilità. Tra queste città una si sta distinguendo sulle altre: The line ed è una città che ancora non esiste!
The Line è una città presentata dal principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohamed Bin Salman il 10 Gennaio 2021 con l’idea di stravolgere il paradigma costruttivo delle città che non sono in grado di rimanere al passo con la loro crescita. Un progetto volto a rimuovere le auto, a rimuovere le strade e a “costruire attorno alla natura, anzichè sopra di essa”.
The Line è un progetto che fa parte del macro progetto Saudita chiamato Saudi vision 2030, con il quale lo stato islamico è intenzionato a liberarsi dalla propria dipendenza dal petrolio, diversificando la propria economia e basandola su salute, educazione, tecnologia e turismo.
Ma cos’è quindi The Line?
The line è una città nuova, dal nome futuristico, di quelli che si sentono solo nei film, ma che rappresenta alla perfezione quello che sarà la città: una linea.
Una linea che sarà lunga 170 km. Una linea che non avrà strade. Non avrà auto. Una linea suddivisa in micro comunità contigue nelle quali ogni cittadino potrà raggiungere ogni luogo utile nella vita di tutti i giorni con una camminata di cinque minuti.
Una smart city a zero emissioni, alimentata al 100% da energia rinnovabile e votata completamente alla tecnologia.
Una città che prevede di avere, entro il 2030, circa 1 milione di abitanti e che idealmente vorrebbe avere circa 5 milioni di visitatori all’anno, sempre a partire dal 2030.
Le premesse, a guardare i piani, ci sono tutte: la città verrà costruita in armonia con la natura circostante e attraverserà 4 diversi tipi di ambienti.

Dove verrà costruita?
La città verrà costruita nella regione del Tabouk nel nord ovest dell’Arabia Saudita.
Un estremo della città sarà affacciato sul mar rosso, l’altro estremo sarà ubicato in quella che viene chiamata la “upper valley” e sarà il punto di connessione tra la città e il resto dell’arabia saudita. Nel mezzo il deserto e le montagne.
Questa diversità fungerà da attrattiva per diversi tipi di turisti i quali, in un lasso di tempo di meno di 20 minuti (e fra poco ci torniamo su questi “20 minuti”), potranno spostarsi da un ambiente all’altro, passando quindi dalla tintarella nel mar rosso ai trekking in montagna.
Tra l’altro la città, vista la sua posizione, potrà essere raggiunta da oltre il 40% della popolazione mondiale con un volo di al massimo 4 ore!
L’ubicazione, inoltre, è vantaggiosa anche dal punto di vista energetico, con la disponibilità costante di energia solare (con un irradiamento di 20 MJ/m²) ed eolica (con una velocità media del vento pari a circa 10m/s).

Ma cos’è questa storia dei 20 minuti?
Nel paragrafo precedente ho accennato alla possibilità di spostarsi da un’ambiente all’altro in meno di 20 minuti.
Questo perchè 20 minuti è il tempo di percorrenza che, secondo quanto detto nell’annuncio viene previsto per spostarsi da un punto della città ad un qualunque altro punto.
Ciò sarà reso possibile da diverse soluzioni che includono anche un sistema di trasporti all’avanguardia che scorrerà in quello che viene chiamato il “livello spinale”.
In parole povere sarà una metropolitana ad alta velocità… e con alta intendo altissima velocità!
Spostarsi da un qualunque punto della città ad un qualunque altro in 20 minuti implica anche il poter muoversi da un estremo all’altro di The Line in questo lasso di tempo.
E visto che percorrere 170 km in 20 minuti equivale ad una velocità media di 510 km/h…direi che definire questo mezzo “veloce” sarà riduttivo…considerate che, ad oggi, Shanghai Transrapid, il treno più veloce al mondo, raggiunge i 430km/h quindi bisogna capire se effettivamente quell’affermazione fosse un’esagerazione o se stanno pianificando di realizzare davvero un missile del genere.

Tra il livello spinale e la superficie, il livello pedonale, c’è un ulteriore livello, quello dei servizi, che conterrà il cuore pulsante e l’infrastruttura che permette a The Line di funzionare. Possiamo ipotizzare che quello sarà il livello nel quale arriveranno le merci, verranno smistati i pacchi, verranno gestite le forniture elettriche e tutto ciò che serve a rendere vivibile la città senza, effettivamente, impattare sull’ambiente esterno…o quantomeno senza farlo in maniera visibile.
La chiave attorno a cui ruota questo progetto urbanistico è, infatti, la riscoperta della natura, la sua salvaguardia e la sua valorizzazione, nel tentativo di definire un nuovo paradigma in cui uomo, natura e tecnologia possano coesistere e valorizzarsi reciprocamente.
Quando sarà pronta The Line?
La costruzione della città dovrebbe iniziare proprio agli inizi di quest’anno e la città dovrebbe entrare a pieno regime nel 2030.
Tutto ciò contribuirà, secondo le stime presentate, a creare ben 380.000 posti di lavoro e contribuirà al pil dell’arabia saudita per un valore di 48 miliardi di dollari.
Questo, al momento è tutto ciò che sappiamo su The Line, una città che, se rispetterà tutte le sue promesse, dall’azzeramento del traffico alle zero emissioni, diventerà un faro nel progetto urbanistico delle città del futuro!
Molti altri dettagli verranno svelati nel sito dedicato nel corso del tempo e di sicuro cercheremo di aggiornarvi con contenuti dedicati o con stories ad hoc su Instagram.
Io da amante della tecnologia sono estasiato dall’idea di questa città e non vedo l’ora di saperne di più, nonchè di poterla visitare, quando sarà ultimata (sperando di esserci ancora). Le sfide che dovrà affrontare The Line sono tante ed enormi, dalla logistica all’aspetto tecnologico ma, se affrontate a dovere, The Line potrebbe davvero definire un nuovo paradigma di città del futuro.
Vi terremo di certo aggiornati e, per non perdervi alcun aggiornamento, l’unico consiglio che posso darvi è quello di seguirci sia qui, che su Youtube!